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LEGGERE B.-P. OGGI
Lo Scautismo originale
di Fulvio Janovitz
PERCHÉ


Sono passati vent'anni da quando nel 1984 Laszlo Nagy, Segretario generale per 20 anni del Bureau mondiale dello scautismo dal 1967 in poi, pubblicava a Parigi il suo " 250 milioni di scouts" Non è fuori dalla realtà dire oggi che qualcuno potrebbe accingersi a scrivere "300 milioni di scouts "

Vi siete chiesti qualche volta: ma cosa mai aveva lanciato nel mondo nel 1908 Baden-Powell per superare con il suo movimento, dall’isoletta di Brownsea, monti e mari dilagando in tutti i continenti e restandoci per (quasi) un secolo. E che secolo!

Quando uscirono le 6 dispense quindicinali dello « Scouting for boys »nelle edicole di Londra, erano trascorsi solo 5 anni da quando i fratelli Wright avevano realizzato con successo l’esperimento con « il più pesante dell’aria ». E cos’è oggi l’aeronautica civile, l’aerospaziale e la missilistica interplanetaria rispetto a quella traballante e goffa « macchina per volare» che si sollevò a stento per qualche metro in un prato di Kitty Hawk?
Per non parlare del XX secolo sul piano storico e socio-politico: prima e seconda guerra mondiale, rivoluzioni e dittatura dalla rivoluzione in Russia del 1917 alla nascita sviluppo e morte del fascismo, del nazismo, del comunismo. Nei mondo delle scienze sono state fatte scoperte che hanno cambiato le conoscenze dell’uomo in tutti i campi.
Le comunicazioni hanno visto la nascita e lo sviluppo del cinema, della radio e della televisione sostituendo al silenzio il turbinoso bombardamento attuale di innumerevoli messaggi giornalieri.

Attraverso tutto questo ed altro ancora che non menziono perché ben presente a tutti noi, è passato, è vissuto, è cresciuto il movimento scout nel mondo.
Vuoi dire che ha qualcosa di forte dentro sè, nulla e nessuno è riuscito a distruggerlo! Ma che cosa? E come l’ha via via trasmesso?
Secondo noi il messaggio originale dì B.-P. è quello che contiene l’essenziale, per questo proponiamo ancor oggi di leggerlo com’è nelle fonti autentiche, nelle sue quattro opere fondamentali.

La semplice risposta al “perché leggere B.-P. oggi?” è:

Per conoscere il suo vero autentico scautismo originale.

Lo raccomandava lo stesso B.-P., tornando più e più volte sull’argomento.
La prima volta, già nel 1911, scriveva:

Un suggerimento per l’inverno è di rileggere sistematicamente Scautismo per Ragazzi.
Credo che sia un ‘ottima idea perché molti capi e scouts, dopo aver letto una volta il libro, tendono a mettere in pratica le idee lette sulla base di quello che ricordano, e ne aggiungono di nuove su linee analoghe (Ciò che del resto io approvo), ma senza più riferirsi a/libro, cosicché molti punti di minor rilievo finiscono coll’essere trascurati nella formazione scout, mentre ciascuno di essi, pur quanto piccolo e in apparenza insignificante, ha il suo significato.
Gli stessi capi rileggendo il manuale dopo un intervallo di tempo riscopriranno qualcuno di quei punti sotto una luce diversa. Perciò, per varie ragioni, in molti casi può essere bene ripercorrere, durante i mesi invernali, la formazione suggerita nel libro.

Da Headquarters Gazette, ottobre 1911

COME

C'è un’anima, uno spirito nello e dello scautismo. Ogni persona che ha liberamente scelto non soltanto « di fare » ma di « essere « scout, prova la gioia di scoprirlo e farlo suo. Se è un capo sa che potrà trasmetterlo ai fratelli ed alle sorelle più piccoli che vengono a giocare con lui.

Ma come conoscere cos’è lo scautismo di B.-P. e coglierne il giusto spirito?
Principalmente due sono le vie.
1. — Vivendolo ed apprezzandolo dai Capi più anziani attraverso il « trapasso delle nozioni ». Luogo principe di questo trapasso per i Capi sono stati i campi scuola modellati sul campione di Gilwell:
Purtroppo questa via non è più tanto sicura perché molti campi scuola di varie Associazioni in diversi Paesi, hanno programmi deviati da quello originale di Gilwell e non trasmettono più i giusti « ferri del mestiere « del lupettìsmo, dello scautismo e del roverismo. Insegnano altre cose, diverse e deviate rispetto alla rotta tracciata da B.-P., pur avendo le Associazioni formalmente accettato il programma di formazione di Gilwell e consegnando ai Capi fazzoletto di Gilwell e « scarpette ».

Ed allora rimane, semplice ed a portata di mano di tutti, Capi e non, la seconda via:
2. — Leggere con attenzione le 4 opere fondamentali di B.-P. Esse sono:

1. SCAUTISMO PER RAGAZZI;
2. IL MANUALE DEI LUPETTI;
3. LA STRADA VERSO IL SUCCESSO;
4. IL LIBRO DEI CAPI.

In Italia abbiamo la fortuna, grazie a Mario Sica, impareggiabile traduttore e curatore (che ha meritato per questo, solo italiano dopo Mario di Carpegna, il Lupo di Bronzo, la più alta onorificenza dello scautismo mondiale) ed all’editrice scout Nuova Fiordaliso, di avere a disposizione le opere di B.-P. in un’edizione impeccabile ed a costo contenuto nella collana « I libri di B.-P. ».
Oltre alle quattro opere citate molte altre sono state scritte da B.-P., basti citare « Taccuino », manca invece « GirI Guiding » e vale la pena soffermarci un momento su questo aspetto dello scautismo femminile, troppo spesso trascurato.

Un altro quesito si pone chi si avvicina a B.-P. ed alle sue opere: come mai non ha "sfondato" il « GirI Guiding », tradotto in francese con il titolo « Le livre des Èclaireuses », mai edito sino ad oggi in italiano. (Il Centro Studi Baden-Powell ha appena ottenuto l'autorizzazione e sta preparando la prima edizione italiana!)

Il discorso sulla storia delle origini del movimento femminile presenta luci, ombre ed incertezze. Bene ha fatto Sorrentino a luneggiario nella sua « Storia dello scautismo nel mondo », anch’essa edita dalla Nuova Fiordaliso.
Si è partiti da un mondo vittoriano ove non c’era certo il concetto delle « pari opportunità », tutt’altro. A lungo B.-P. ha oscillato nella diversità di un programma
« per le future mamme » con compiti e scopi diversi da quello collaudato con successo per i ragazzi.
In questo clima d’incertezza e di pressioni nacque « a quattro mani «, con la sorella Agnes, il primo scritto, poi ci fu la radicale rottura dei rapporti con la sorella ed il suo entourage e l’astro nascente dell’efficientissima Olave, dal 1912 compagna della sua vita.

Ma come ha titolato un suo scritto B.-P., da vecchio saggio, « Tempora mutantur et nos in illis » e se guardiamo la storia della società nulla forse è cambiato più radicalmente nell’arco di un secolo della figura della donna, presente ormai in tutte le carriere e professioni ad ogni livello. Ciò ha avuto inevitabili ripercussioni sulla sua educazione, avvicinando progressivamente il programma a quello studiato per i ragazzi, come oggi del resto, avviene in ogni ordine e grado, dall’asilo alle accademie militari.

Tutte queste riflessioni portano ad una sola conclusione: con il passare degli anni le dizioni « scautismo maschile » e « scautismo femminile » hanno progressivamente ridotto le distanze dei programmi tra loro, in molti casi sino ad annullarle. Ed abbiamo così oggi Branchi, Reparti e Clan misti. Il problema della coeducazione rimane peraltro ancora vivo, anche se è pensiero di molti che ìn certe Associazioni sia venato da « artificialismo » e, tanto per essere chiari, pensiamo a certe forzature come la diarchia ed all’equiparazione tra il metodo per i Lupetti, frutto geniale di B.-P. e pseudo soluzioni che il tempo ha castigato e liquidato in tutto il mondo scout, dai « boccioli di rosa » dì Agnes, modificati poi in « folletti « (» Brownie « nel mondo anglosassone e « Lutin »in quello francese) per arrivare al Bosco italiano con la sua minoranza di Cerchi che smentiscono quantitativamente nella realtà il binomio egualitario L/C imposto dai vertici AGESCI.

Negli Stati Uniti sin dall’inizio lo scautismo femminile rifiutò persino il nome di
« guide » e rimase ancorato al termine semplice e chiaro di « giri scout » simmetrico al « boy scout », a significare anche nella nomenclatura l’unicità del metodo e del programma.
Come in altre cose B.-P. si rendeva conto della trasformazione progressivamente in atto, tanto che neI 1931 scriveva sulle uscite e campi in comune tra i Rover e le Scolte:
Tutto ciò è conforme alle idee moderne oggi prevalenti.
Qualche anno fa venne avanzata una gran quantità di obiezioni all’introduzione di bagni misti, che sono oggi una consuetudine ammessa.
Parimenti, i movimenti giovanili che si sviluppano in molti paesi incoraggiano i campeggi e il turismo in comune.
Personalmente ritengo che tutto ciò vada nella buona direzione, particolarmente nel nostro Movimento, in cui rovers e scolte sono giovani dotati di buon senso e di rispetto di se stessi.
La Capo Guida concorda con questa opinione.

Ma torniamo alle 4 opere principali che invitiamo a leggere per scoprire lo scautismo originale.
Analizzandole troviamo che sono specialmente « SCAUTISMO PER RAGAZZI » ed « IL MANUALE DEI LUPETTI « a contenere tutti gli elementi che hanno decretato il successo del movimento.
È assai importante il nostro atteggiamento nell’avvicinarci alle opere di
B.-P.
Ci può essere la persona superficiale che cercherà di ironizzare su esempi ed espressioni non più di moda.
B.-P. usava uno stile pieno e semplice con abbondante uso di esempi e di aneddoti, nonché di riferimenti storici, specialmente tratti dell’Inghilterra.
Leggendolo oggi bisogna cogliere il significato dell’esempio e dell’aneddoto senza preoccuparci della loro specifica ambientazione che è ininfluente rispetto al nostro scopo. Per esempio « l’assassinio di Eldson « (Scautismo per ragazzi, pp. 43-46) potrebbe essere avvenuto ieri perché è fuori dal tempo e dallo spazio, mantenendo validi tutti i suoi contenuti.

Viceversa vi sono certi aspetti particolari caduti in disuso. Viene alla mente, facile esempio, il bastone scout. Ma sono evidentemente irrilevanti rispetto al contenuto metodologico ed ogni lettore attento deve saper discernere fra marginale ed essenziale.

Né d’altra parte l’ambientazione ed i riferimenti storici « datati » possono sorprenderci perché propri di ogni Autore, anche dei più grandi. Basti pensare all’ambientazione storica delle tante opere che si studiano a scuola. E proprio dai nostri studi trova conferma la chiave di lettura che proponiamo per B.-P.
Possiamo percorrere tutta la storia, dalle parabole di Gesù alle tragedie di Shakespeare e troveremo sempre che la perennità dei messaggi convive con la perdita di attualità di una parte dell’ambientazione scelta dall’Autore, mentre mantiene tutta la sua validità al messaggio inviato dall’Autore.
Se questa semplice chiave di lettura ci accompagnerà pagina dopo pagina, allora saremo sulla giusta via. Questa è la sola attualizzazione che cerchiamo e chiediamo al lettore.
Il motore per esempio ha sostituito il cavallo del « Primo scoglio» della «Strada verso il successo »: moto sempre più grosse, macchine sempre più veloci accompagnano i giovani d’oggi, mentre la violenza si accende spesso dentro e fuori degli stadi. Così la distinzione tra vero e falso sport, l’incitamento a praticare uno sport, a lavorare ed a non passare giorni e soprattutto notti trascinandosi da un bar all’altro, da una discoteca all’altra, sono d’una sconcertante attualità.
Naturalmente questa è solo una delle più macroscopiche ed evidenti esemplificazioni per una rilettura di B.-P. da fare con la mente rivolta al suo pensiero, valido sempre, e gli occhi attenti alla realtà d’oggi che ci circonda con le sue ultra rapide trasformazioni. Momenti simili all’esempio fatto si ripetono ed il lettore attento non dovrebbe trovare difficoltà alcuna ad identificarli ed ad operare le necessarie integrazioni e/o sostituzioni.

Il nostro scopo è quindi semplice e chiaro: invitare, indurre, convincere ad
avvicinarsi alle opere di B.-P. fondamentali per la conoscenza e l’applicazione del metodo scout originale. Lettura indispensabile per tutti i Capi e per coloro che vogliono scoprirlo.

 

Sottolineiamo questo concetto basilare:

CONOSCENZA E APPLICAZIONE

del metodo scout originale.


CONOSCENZA: perché, in ogni campo, non c’è via migliore di vera conoscenza se non risalire alle fonti originali. Poi vengono gli interpreti, i commentatori, i prosecutori, i miglioristi (quando sono veramente tali).
Prima abbeveriamoci alla fonte genuina di quello che ha scritto B.-P. per « consegnare» al mondo il suo metodo.
B.-P. era di animo mite ed umile nel senso più cristiano di tali valori, perciò lontano dal considerare lo scautismo l’unico, il solo o anche il miglior metodo educativo. In tutte le sue pagine non troveremo una parola in tal senso.
Considerava Io scautismo un buon metodo per la formazione del carattere e cioè per l’educazione nell’età evolutiva. Magari un assai buon metodo
Quello a cui teneva moltissimo è che si evitassero deviazioni e degenerazioni. Non esitava a intervenire ogni volta che ne veniva a conoscenza. Stanno a testimoniarlo, tra le altre cose, gli articoli sulla rivista per Capi pubblicati nel corso dei decenni, per “condannare” e “reprimere” l’insorgere dei fenomeni per lui preoccupanti.

APPLICAZIONE: Vi sono sullo scautismo principi e "cose fondamentali" che caratterizzano il metodo e sono indispensabili oggi come all’ora, mentre altre
« cose », sono soggette a mutazione. Il pericolo che corrono i Capi è di confondere le une con le altre.

Facciamo alcuni esempi per il movimento nel suo insieme prima e per ogni età poi:
— la Legge;
— la Promessa;
— la B.A.;
— i 4punti;
— l’educazione personale con sforzo graduale per migliorare il % individuale di partenza;
— il capo come fratello o sorella maggiore;

ed inoltre
per la Branca Lupetti 7/8-11/12 anni):
— l’atmosfera della Giungla di Kipling: morale per tipi e l’educatore dentro il mondo del bambino (atmosfera non ambiente fantastico, con fiaba);
— il Gioco;
— la Tecnica (Pista graduale e progressiva);
— il Branco comunità-unità;
— lo spirito Famiglia Felice.

per la Branca Esploratori e Guide (1 1/12-15 anni):
— l’avventura;
— il sistema delle squadriglie verticali;
— il trapasso delle nozioni;
— la vita all’aperto;
— il sentiero (prove progressive e graduali — specialità).

per la Branca Rovers-Scolte (16-19/20 anni):
— la strada vita all’aperto;
— cercare di rendere felici gli altri;
— saper guidare la propria canoa (autoeducazione e formazione);
— non seguire cucù e ciarlatani;
— educazione comunitaria alla e nella libertà;
— comunità dan;
— spirito di servizio (con priorità al servizio nello scautismo);
— il problema delle perdite di L nel primo anno di vita nel R: è causato da un sistema delle squadriglie vissuto male.

La conferenza internazionale scout riunita a Cambridge nel 1957, per celebrare i 100 anni della nascita di B.-P., così riassumeva, in 10 punti, i principi fondamentali dello scautismo quale è stato fondato da B.-P.:

1. Dovere verso Dio;
2. Fedeltà al proprio Paese;
3. Fede nell’amicizia e nella fraternità mondiale;
4. Accettazione, adesione libera e pratica degli ideali espressi dalla Legge e dalla Promessa scout;
5. Indipendenza da influenze politiche;
6. Adesione volontaria;
7. Metodo unitario di formazione;
8. Apprendimento attraverso la pratica;
9. Servizio del prossimo;
10. Rafforzamento della pace e della libertà.

Perché lo Scautismo come ha detto un grande Assistente francese è come una ROUTE DE LIBERTÈ.

CONCLUSIONE - Il saluto di Wilson

Nel 1959, lasciando la guida dello scautismo mondiale, Wilson si accomiatava con un messaggio ai Capi assai bello che sembra scritto dal miglior B.-P.


In esso dice:
« Abbiamo ricevuto da B.-P. una grande eredità, cerchiamo di non sciuparla o, peggio, tradirla
« Ho cercato di seguire le tre regole del cercatore di tracce:
1. Mettete dei segnali di riferimento quando partite e camminando giratevi ogni tanto a guardare indietro.
Semplicità e profondità delle idee originali di B.-P. La visione fondamentale dello scautismo è giusta per ogni tempo. Lo scautismo è adatto per ieri, per oggi, per domani.

2. Date uno sguardo d’assieme a tutta la pista.
Lo scautismo non può essere preso a pezzi o sezionato, ma preso ed attivato soltanto nella sua globalità. Scopi principi e metodo vanno presi ed applicati tutti assieme. La legge e la Promessa scout sono elementi cardine e la Buona Azione fu un colpo di genio di B.-P. La chiave fondamentale di B.-P. è la felicità (la propria attraverso quella degli altri).

3. Guardate contro sole.
La tradizione non è tanto quello che hanno fatto coloro che sono venuti prima, quanto ciò che vogliono fare dell’eredità di B.-P. coloro che vengono dopo.
Quando la si guarda contro sole la traccia diventa più chiara e si vede ogni piccolo dettaglio. Il futuro dello scautismo è chiaro se facciamo nostri i segni della pista e se guardiamo a tutto il progetto originale.
Segni di pista e progetto originale sono racchiusi in 4 piccoli libri. Per questo dobbiamo leggerli con umiltà senza paura di tornare alle fonti cioè di tornare a B.-P.


da Esperienze e Progetti nr 140
 


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